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OLTRE IL MURO

2023-11-25 13:27

Vincenzo Fiore

Primo Piano, Ambiente, #acaim, #cantierepolitico,

OLTRE IL MURO

Ciao! Sono qui per raccontarti una storia che racchiude una buona dose di determinazione, coinvolgimento della comunità e un pizzico di ironia.

Abbiamo avviato un progetto, per informare la città, rendendoci conto che avevamo bisogno di alcune strutture per rendere l'area più funzionale ai nostri fini. Abbiamo pensato a due "totem" in legno alti circa due metri, con una base triangolare o quadrata. Questi totem avrebbero fornito delle superfici dove poter affiggere le necessarie informazioni. Inoltre, serviva una "pagoda" con un banchetto per renderla utile per gli eventi che avremmo organizzato. Infine, abbiamo immaginato una serie di bacheche in legno disposte a pettine per formare un percorso informativo. Il coinvolgimento delle scuole era fondamentale, uno "scossone" al dormiente mondo intellettuale della città, una chiamata generalizzata al mondo dell’arte e della cultura che dorme da troppo tempo era nei nostri programmi. Tuttavia, come sicuramente ben sappiamo, nulla di tutto ciò è economico. Avevamo bisogno di fonti di finanziamento per affrontare questa sfida, ma sapevamo che non era facile. Consapevoli di queste difficoltà, mentre alcuni lavoravano nella manutenzione dell’area presa a tutela, altri si occupavano di “disegnare” questo progetto di coinvolgimento. Questa caparbia determinazione non passerebbe inosservata se non ci fosse il silenzio assordante delle istituzioni che sanno tutto ma non danno risposte né sostegno. I media locali potrebbero cominciare a seguire la nostra storia e potremmo ricevere il sostegno di molti cittadini che si unirebbero alla nostra iniziativa, una volta certi di un interessamento positivo da parte dell’amministrazione. La pressione pubblica può essere uno strumento importante come quella pressione che potrebbe esercitare la parte politica che si è sempre dimostrata sensibile a queste tematiche. La “pressione” potrebbe diventare talmente intensa che i politici locali si troveranno costretti a riconsiderare la loro indifferenza. Alla fine, l'amministrazione potrebbe cedere accettando il nostro piano per l'adozione del bosco. Sembra una storia certa di un lieto fine, vero? Ma purtroppo, non è così. Nonostante l’impegno e un progetto migliorabile e valido, tutto è fermo in attesa di una risposta dell’amministrazione per dare il via a questi eventi coinvolgenti che mirano a proteggere e salvaguardare un bene inestimabile di tutti. Chiederemo l’adesione di diverse professionalità disposte a collaborare; troveremo l’adesione di diverse scuole e studi d’arte, associazioni ambientaliste e cittadini. A oggi non si sono concretizzati i finanziamenti necessari per la gestione del bosco e per la necessaria campagna d’informazione. I cittadini coinvolti, che hanno dimostrato di amare questo progetto, non hanno ricevuto alcun supporto finanziario. Nessun emendamento, nessuna misura è stata presa per aiutare questi cittadini senza reddito e senza speranza. Sembra che i benefici li riceva solo l'ambiente, finalmente preso a cuore, che sta trovando qualcuno che se ne prende cura. Eppure, non ci arrendiamo. Abbiamo continuato nella nostra testarda intenzione di aiutare il bosco liberando gli antichi sentieri. Nonostante le difficoltà, il nostro impegno è rimasto saldo e abbiamo speranza che in futuro si trovino soluzioni per sostenere questo progetto. Nel frattempo, continueremo a fare del nostro meglio per mantenere viva l'attenzione sul bosco e coinvolgere la comunità nella sua conservazione.

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Disegno a pastelli della casina di caccia e della tenuta della Favorita

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Sentieri di caccia invasi dal sottobosco

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Olivastro millenario patriarca della riserva

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