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Un paese in ostaggio

2024-01-21 00:32

Vincenzo Fiore

Primo Piano, Territori,

Un paese in ostaggio

Oggi viviamo come se fossimo nei panni di protagonisti di un film in bianco e nero; avverto di rivivere epoche che pensavo ormai passate. Un manipolo di affaris

Oggi viviamo come se fossimo nei panni di protagonisti di un film in bianco e nero; avverto di rivivere epoche che pensavo ormai passate. Un manipolo di affaristi, criminali e individui senza scrupoli ha indossato abiti firmati e, attraverso inganni e false narrazioni, si è impadronito del paese. Il “modus operandi” è sempre lo stesso: approfittare della debolezza e divisioni altrui per avanzare, agendo come un branco di lupi affamati che divorano tutto al proprio passaggio.

Questi individui hanno massacrato la sanità pubblica con azioni mirate, riempiendo i forzieri degli amici generosi. Hanno distrutto i principi sacri della giustizia, plasmandola a proprio piacimento per soddisfare i loro padroni. Hanno demolito la solidarietà costruita con sacrificio e hanno incitato gli ultimi a scontrarsi tra di loro. Per anni, si sono goduti i frutti delle sofferenze dei cittadini, vendendo i sacrifici dei nostri padri e riempiendo le tasche dei loro padroni.

Ora si preparano a svendere il paese, a privarci di ciò che abbiamo di più sacro: la nostra cultura e la nostra memoria. Già si sono infiltrati come topi nelle nostre cantine, rubando sfacciatamente e rimanendo immuni dalle cariche pubbliche rubate. Ci hanno messo con le spalle al muro, privandoci di ogni speranza. Coloro che dovrebbero proteggerci in parlamento non riescono a frenare questo assalto e hanno bisogno del nostro intervento come cittadini che non possono più restare a guardare.

Progettano di spogliarci, giustificando il tutto con la necessità di saldare l'esorbitante debito pubblico, procurato da loro stessi a causa della loro incompetenza e ingordigia. È giunto il momento di fermarli: non possiamo permettere loro di fare un passo ulteriore. Dobbiamo erigere un argine a questa colata di scorie che si è riversata su di noi attraverso questo sparuto gruppo di criminali, spalleggiati dai delinquenti pericolosi.


Capisco che sto esprimendo una profonda preoccupazione riguardo alla situazione politica e sociale nel nostro paese. La mia descrizione evoca un senso di frustrazione e indignazione di fronte a ciò che percepisco come un abuso di potere e un tradimento delle istituzioni. Situazioni di questo genere possono generare un forte senso di impotenza e disillusione tra i cittadini.

In situazioni simili, è importante che la cittadinanza si organizzi e partecipi attivamente al dibattito pubblico, cercando di promuovere la trasparenza, la responsabilità e la giustizia. Dobbiamo cercare di coinvolgere la comunità, organizzando proteste pacifiche, informarsi attraverso fonti affidabili e promuovere un dialogo costruttivo.

Inoltre, dobbiamo considerare l'opportunità di sostenere o unirsi a movimenti civici, organizzazioni non governative o parti politiche che condividono le nostre preoccupazioni e lavorano per il bene comune. La partecipazione attiva dei cittadini è spesso cruciale per portare cambiamenti positivi e ristabilire la fiducia nelle istituzioni.

Ricordiamo che ogni cittadino ha il potere di fare la differenza attraverso azioni informate, pacifiche e orientate al bene comune. Vincenzo Fiore

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Solo un cittadino attivo e organizzato può oggi salvare il paese.

 

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