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Una tibia fossile li denuncia

2024-08-02 09:56

Il Bradipo

Primo Piano, Territori, Arte e cultura, Favole brevi, Cronaca,

Una tibia fossile li denuncia

Tempo fa lessi un articolo su una rivista specializzata riguardante una scoperta archeologica sorprendente: parlava del rinvenimento di una tibia foss

Tempo fa lessi un articolo su una rivista specializzata riguardante una scoperta archeologica sorprendente: parlava del rinvenimento di una tibia fossile appartenuta a un nostro lontanissimo antenato che risultava essere stata fratturata e curata. Una notizia importantissima per i nostri studiosi di paleontologia, perché testimonia la nascita di un comportamento sociale che li distingue come “civili”. 

Nasce la “civiltà” quando un gruppo di umanoidi scopre la solidarietà: proteggono i più deboli e fragili, li curano e accudiscono, non li abbandonano al loro destino come era comune nelle altre specie.

Questa deduzione è quasi ovvia, perché in quel “mondo”, se eri gravemente ferito, non avevi scampo a meno che qualcuno non si prendesse cura di te, ti curasse, accudisse e sfamasse.

Non è stata solo l'agricoltura, la nascita della vita comunitaria e dei primi agglomerati umani a distinguerci come specie “civilizzante”, ma questo esempio di solidarietà e protezione del più fragile ha illuminato la nostra storia.

Perché raccontare questo se l’intenzione è quella di narrare i fatti del 31/07/2024 avvenuti in via Fogagnolo a Sesto San Giovanni? Si cita questo fatto per evidenziare la gravità inaudita dei fatti accaduti, che allontanano i responsabili dal contesto civile. È necessario denunciare un comportamento “non civile”, lontano da quei “sentimenti” che avevano dato vita alla civiltà e che avevano distinto la nostra specie dalle altre in modo inequivocabile.

I comportamenti e le decisioni che hanno portato allo sgombero della Casa Rifugio di via Fogagnolo negano quella conquista , perché se ci fossero stati il sindaco e la giunta che oggi amministrano Sesto San Giovanni, quella tibia non si sarebbe mai saldata.

Se siamo arrivati a costruire un insieme bellissimo di umanità che ha lasciato tracce evidenti di bellezza e cultura, non è stato certo grazie a personaggi come quelli che amministrano i sestesi oggi, ma certamente grazie a persone come don Carlo Confalonieri e i tantissimi cittadini di Sesto San Giovanni che mostrano ostilità a quella ignobile decisione e si chiedono come mai e chi ha scelto questi “incivili” che ci ritroviamo come amministratori.

Una petizione popolare dovrebbe attivarsi, con una raccolta firme, per chiedere le dimissioni di questa giunta e di questo sindaco che certamente non rappresentano più questa comunità dopo una decisione “incivile” perpetrata contro i fragili, gli ultimi, quelli che hanno certamente bisogno di essere soccorsi, accuditi e protetti, come ci trasmisero i nostri lontanissimi antenati dagli albori della nostra storia di esseri civili.

La Pagina della Memoria