723,00 euro al mese e una casa, ma è costretto a vivere per strada perché non riesce a far fronte ai costi imposti per la vita; a 50 anni, con una moglie disabile, è stato licenziato senza alcun reddito. Gli avevano promesso un reddito spettante di diritto, ma la nostra democrazia ha premiato dei lupi vestiti da pecore, che stanno dilaniando il paese e hanno annientato le misure che offrivano speranza.
Quante famiglie, in uno dei paesi più ricchi del mondo, si trovano sotto la soglia di povertà e disperate? Sono dimenticate. Ci occupiamo invece, attivamente, degli idioti che girano con pistole cariche sparando; dei ladri che occupano incarichi da sottosegretario di governo; ci occupiamo delle vergognose apparizioni in diretta della nostra impresentabile Premier, dei furti continuati con destrezza degli "impuniti", noti per la loro pericolosità sociale. Essi sono messi nelle condizioni di agiatezza economica ("briganti imbroglioni" condannati con pensioni pagate da noi), liberi di tramare e dilaniare il paese.
Stupiamo nel vedere la sfacciataggine e l'impunità goduta da persone inette che, grazie alla loro assoluta assenza di moralità, occupano posizioni di privilegio e si divertono nel fango, causato da loro in tanti anni di devastazione morale del paese.
Il paese è in mano a gang organizzate, a "lobbisti" trasformati in "statisti" che ingrassano sulla miseria altrui. E noi? Cavalchiamo l'onda e, in un continuo e precario equilibrio, speriamo di non annegare, almeno noi. Come vacche al macello, speriamo sempre che scelgano l'altra aspettando docili il nostro turno. Quando decideremo di essere l' "onda" che tutto travolge e rigenera; quando assumeremo la responsabilità di spazzare via e travolgere i nostri "macellatori", quando saremo pronti a ripulire questo bellissimo paese, a liberarlo dai topi e dalle blatte che lo offendono, per consegnarlo ancora integro, almeno nell'anima, ai nostri figli?
Ci stanno portando via tutto, mentre noi increduli osserviamo. La nostra "cultura", stratificata, arricchita e potenziata da secoli di lavoro, la vera ricchezza ereditata dai nostri avi, anche quella ci “rubano” e a noi tocca difenderla. Non dobbiamo credere che non possano sfregiarla. Come ladri invidiosi di tanta bellezza, cacciati e stizziti, sono capaci di sfregiare tele insostituibili o deturpare beni che ci appartengono, possono sottrarli e venderli.
Se non avete sete di giustizia, siamo veramente in pericolo. Se non avete sete di comunità, se non sentite rabbia e rancore, se vi sentite protetti dalla vostra agiatezza, resterete ad aspettare il vostro turno nella speranza che tocchi all'altra vacca.
